Il COTONE BIOLOGICO

Perchè è diverso dal cotone tradizionale?

E' capitato a molti: vediamo in un negozio un abito che ci piace tantissimo, controlliamo l'etichetta e leggiamo "cotone 100%", ci sentiamo tranquilli e compriamo. Eppure fin dalla prima volta che lo indossiamo notiamo delle strane macchie rosse sulla pelle, come è possibile? Questo può succedere perchè quell'etichetta ci dice che la fibra di partenza è il cotone, ma non ci dice nulla sul come è stato prodotto e lavorato. La prima distinzione importante è che se parliamo di "cotone biologico" intendiamo "cotone da agricoltura biologica", cioè cotone coltivato secondo un disciplinare ben preciso che regola la certificazione biologica. I maggiori produttori di cotone tradizionale sono Cina, India e Stati Uniti, paesi che utilizzano normalmente coltivazioni OGM, insetticidi e pesticidi con pochissimi controlli. La produzione del cotone biologico, invece, prevede rigidi controlli, con eliminazione drastica delle sostanze chimiche utilizzate in ogni fase della lavorazione: no OGM, no sostanze chimiche cancerogene, no formaldeide, e così via...

Non dobbiamo dimenticare che tutti i prodotti chimici utilizzati nelle varie fasi di lavorazione, restano sulla superficie della fibra e sul tessuto, a volte come tracce, a volte con quantità più consistenti, e che la nostra pelle agisce come una spugna, assorbendo tutto ciò con cui viene in contatto. Questo è il motivo per cui non possiamo accontentarci di leggere "cotone 100%", ma dobbiamo cercare etichette con più informazioni, come ad esempio "COTONE BIOLOGICO 100%" , oppure "ORGANIC COTTON 100%", oppure "CERTIFIED ORGANIC COTTON 100%".